A.R.
Artsteady reviews
NON TI STAVO CERCANDO
Ci sono piccoli tesori che non puoi
trovare, devono essere loro a trovare te. “Non ti stavo
cercando” è uno di quelli.
Prima opera letteraria di Mauro Uzzeo,
stampata inizialmente in sole 150 copie, è stata presentata al Lucca
Comics and Games del 2015 allo stand de “Lo Studio in Rosso” (il
collettivo che racchiude i grandi nomi del fumetto nostrano).
Esaurite le prime copie, ne sono state stampate altre 150 con tre
capitoli aggiuntivi scritti dall'autore subito dopo la fiera.
Sono un fortunato possessore di questa
opera “aggiornata”, ottenuta quando... non la stavo cercando.
Non è facile dire cos'è questo libro.
Dicono i giapponesi che quando non si riesce a descrivere qualcosa
allora bisogna andare per sottrazione. Dire quello che non è.
“Non ti stavo cercando” non
è un fumetto. E va beh, quello è facile da capire.
“Non ti stavo cercando” non
è un libro sull'amore. Almeno non nel senso classico del termine.
“Non ti stavo cercando” non
è un libro sui viaggi. Anche se funziona benissimo da guida
turistica.
Ma in fondo “Non ti stavo
cercando” non è nemmeno un libro.
Anzi, come dice lo stesso autore nella
prefazione “è un libro che non esiste” perché è come un
segreto. Uno di quei segreti che passano di bocca in bocca sino ad
essere conosciuti dal mondo. Un po' come accade con l'amore. Non è
possibile nascondere l'amore, come non è possibile nascondere la
storia narrata in questo libro.
Ecco la definizione per non ti stavo
cercando. Non è un libro SULL' amore, è un libro sulle reazioni
all'amore. Quella reazioni quasi ossessive che a volte ci fanno
perdere di vista quello che vogliamo davvero.
Ma andiamo con ordine.
Mauro Uzzeo è un narratore a tutto
tondo. Dal cinema alla televisione, passando per i videoclip e i
fumetti, aveva bisogno solo di mettere i suoi pensieri su carta.
Proprio con “Non ti stavo cercando” riempie quell'ultimo
vuoto sul suo curriculum di creatore di storie.
Un curriculum di tutto rispetto bisogna
dire: cortometraggi animati, serial Tv, cinema, ed ovviamente fumetti
tra cui i più ricordati Orfani per la Bonelli e John Doe per
l'editoriale Aurea.
Disse una volta Roberto Recchioni,
riferendosi a Mauro: “Lui costruisce le cose con amore, ed io le
faccio esplodere” ed è vero. Si riesce a leggere in tutta la
produzione di Mauro Uzzeo un amore poco sopito, una voglia di fare
non frenetica, delicata e dolce, come quella di un cuoco che si
appresta a preparare un dolce per il compleanno della figlia.
“Non ti stavo cercando” è
un diario di viaggio. E' un libro di appunti. Raccoglie al suo
interno racconti che Uzzeo ha già pubblicato sul suo blog
(http://www.nontistavocercando.it/ appunto) ma che ha saputo
collegare tra di loro sapientemente creando una storia lineare e
pregna di significato.
Il libro racconta quella strana fase
della vita che è l'innamoramento.
Parla di un viaggio improvvisato in
Asia a ridosso del capodanno del 2012. Fabrizio Conti è uno
scrittore di fumetti, che travolto dalla passione decide di partire
con la figlia del suo capo, Alice trascinandola in una rocambolesca
avventura ai confini del mondo.
No, sto mentendo. In questo libro non
c'è nessuna avventura, se non quella del conoscersi. L'avventura più
dura e più pericolosa. Quella dell'innamorarsi.
Ho adorato il libro innanzitutto per la
semplicità con cui è scritto. Capitoli corti, diretti, con gli
eventi che capitano veloci come baci rubati di nascosto.
Non è un libro facile. E' un libro
che scava nelle storie personali di ognuno. Come me, credo che
chiunque lo abbia letto abbia riconosciuto qualcosa della propria
vita. Perché tutti abbiamo vissuto (o i più fortunati stanno
vivendo) quella storia che ci ha fatto soffrire ma con il sorriso.
Quella storia che non ha ne capo ne coda, ma che si ostina ad andare
avanti perché è la cosa più bella che ci possa capitare.
Se poi non siete persone romantiche
potete leggere questo libro come una semplice guida turistica. Mauro
descrive con estrema cura tutti quei luoghi da visitare in un viaggio
improvvisato tra Thailandia, Laos, Vietnam e Cambogia.
“Perché i finali non appartengono
alla vita. Sono un'invenzione dell'uomo, che si illude così di
potergli sopravvivere”
NaA (nota ALL'autore): Le
Valentina non baciano mai i Tommaso, purtroppo.
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