A.R.
Artsteady reviews
1914 IO MI RIFIUTO
Quello di oggi è un volume un po'
vecchiotto. Pubblicato dalla Hazard Edizioni circa un anno fa, però
si è aggiunto alla mia libreria solo pochi giorni fa grazie ad un
caro amico che me ne ha fatto dono, e sfogliando quelle pagine così
delicatamente illustrate mi sono reso conto quanto questo fumetto
avesse il bisogno di essere aggiunto alla mia collezione.
Sto parlando di “1914 – Io mi
rifiuto” scritto e magnificamente illustrato da Paolo Cossi (già
famoso per la biografia illustrata di Hugo Pratt: “Un gentiluomo di
fortuna” edita dalla stessa Hazard) e pubblicato in occasione de
“Il Fronte al fronte”, un progetto pluriennale promosso e ideato
dalla Pro Loco Prade Cicona Zortea e finanziato dall’assessorato
della cultura della provincia autonoma di Trento. Progetto
multidisciplinare che comprende non solo una mostra ma ancheil
documentario di Lucia Zanettin, questo graphic novel e una
performance teatrale con Jean Caberlotto alla chitarra e lo stesso
Cossi ai disegni “in diretta”. Il tutto per ricordare i cento
anni del primo grande conflitto, altresì chiamato “La grande
guerra”.
Il caporale francese Jules-Andrè
Peugeot è la prima vittima di una guerra tremenda.
All'inizio della guerra, nel 1914,
migliaia di trentini (molti provenienti proprio dalla valle
Primiero-Vanoi) vengono arruolati nell’esercito Austriaco per
combattere contro l'esercito Russi. L'anno successivo questi stessi
trentini sono costretti sul fronte opposto all'Italia, il loro paese
d'origine e a cui sono maggiormente legati, mentre i loro luoghi
natii sono diventati terra di nessuno, luogo di passaggio di militari
italiani, popolati ormai solo da donne e bambini.
Con la disgregazione dell’esercito
russo a causa della Rivoluzione d'Ottobre e le truppe
austro-ungariche possono concentrarsi sul fronte occidentale: fra il
24 e il 26 ottobre 1917 si sviluppa la carneficina di Caporetto.
La guerra finisce alle undici del
mattino del’11 novembre 1918, ma fino a due minuti prima si
combatte, si spara, si va all’assalto, si muore.
Il soldato canadese George Lawrence
Prince è l'ultima vittima di questa guerra. Viene colpito a morte
alle 10.58.
Il graphic novel di Paolo Cossi inizia con una visita
all’Anti-Kriegs Museum, il museo contro le guerre fondato a
Berlino nel 1924 da Ernst Friedrich, a cui questo libro è un sentito
omaggio. E' il 1932, Nicolaj visita il museo e tra i volti sfigurati
dei soldati feriti in guerra riconosce un suo commilitone incontrato
sul fronte galiziano, Franz Damman.Tramite i suoi disegni di “cose sperate” e le lettere alla moglie, Franz descrive il dramma, profondo che ha investito il suo paese: la Caoria durante la guerra è diventata “terra di nessuno” tra le linee nemiche e i suoi abitanti sono stati deportati nei campi profughi di Mitterndorf, in Austria, e Manduria, in Italia.
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