martedì 1 marzo 2016


A.R.
Artsteady reviews

1914 IO MI RIFIUTO


Quello di oggi è un volume un po' vecchiotto. Pubblicato dalla Hazard Edizioni circa un anno fa, però si è aggiunto alla mia libreria solo pochi giorni fa grazie ad un caro amico che me ne ha fatto dono, e sfogliando quelle pagine così delicatamente illustrate mi sono reso conto quanto questo fumetto avesse il bisogno di essere aggiunto alla mia collezione.
Sto parlando di “1914 – Io mi rifiuto” scritto e magnificamente illustrato da Paolo Cossi (già famoso per la biografia illustrata di Hugo Pratt: “Un gentiluomo di fortuna” edita dalla stessa Hazard) e pubblicato in occasione de “Il Fronte al fronte”, un progetto pluriennale promosso e ideato dalla Pro Loco Prade Cicona Zortea e finanziato dall’assessorato della cultura della provincia autonoma di Trento. Progetto multidisciplinare che comprende non solo una mostra ma ancheil documentario di Lucia Zanettin, questo graphic novel e una performance teatrale con Jean Caberlotto alla chitarra e lo stesso Cossi ai disegni “in diretta”. Il tutto per ricordare i cento anni del primo grande conflitto, altresì chiamato “La grande guerra”.

Il caporale francese Jules-Andrè Peugeot è la prima vittima di una guerra tremenda.
All'inizio della guerra, nel 1914, migliaia di trentini (molti provenienti proprio dalla valle Primiero-Vanoi) vengono arruolati nell’esercito Austriaco per combattere contro l'esercito Russi. L'anno successivo questi stessi trentini sono costretti sul fronte opposto all'Italia, il loro paese d'origine e a cui sono maggiormente legati, mentre i loro luoghi natii sono diventati terra di nessuno, luogo di passaggio di militari italiani, popolati ormai solo da donne e bambini.
Con la disgregazione dell’esercito russo a causa della Rivoluzione d'Ottobre e le truppe austro-ungariche possono concentrarsi sul fronte occidentale: fra il 24 e il 26 ottobre 1917 si sviluppa la carneficina di Caporetto.
La guerra finisce alle undici del mattino del’11 novembre 1918, ma fino a due minuti prima si combatte, si spara, si va all’assalto, si muore.
Il soldato canadese George Lawrence Prince è l'ultima vittima di questa guerra. Viene colpito a morte alle 10.58.

Il graphic novel di Paolo Cossi inizia con una visita all’Anti-Kriegs Museum, il museo contro le guerre fondato a Berlino nel 1924 da Ernst Friedrich, a cui questo libro è un sentito omaggio. E' il 1932, Nicolaj visita il museo e tra i volti sfigurati dei soldati feriti in guerra riconosce un suo commilitone incontrato sul fronte galiziano, Franz Damman.
Tramite i suoi disegni di “cose sperate” e le lettere alla moglie, Franz descrive il dramma, profondo che ha investito il suo paese: la Caoria durante la guerra è diventata “terra di nessuno” tra le linee nemiche e i suoi abitanti sono stati deportati nei campi profughi di Mitterndorf, in Austria, e Manduria, in Italia.
Un volume da avere per poter conoscere ed approfondire quella storia che troppo spesso rischia di essere dimenticata. Per la guerra non la combattono gli eserciti, ma i singoli uomini.

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